Quanta CO2 risparmi ogni anno se...

Grazie a fonti selezionate con l’esperienza di Impatto Zero®, ecco i risparmi di CO2 su mobilità sostenibile, cibo ed energia rinnovabile. Un motivo in più per passare al mercato libero.

Concretamente, è possibile dare cifre precise su quanto bene ognuno di noi può fare al clima con scelte in armonia con uno stile di vita rispettoso dell’ambiente. Dati alla mano, grazie a fonti selezionate con tutta l’esperienza di LifeGate, ecco i risparmi di CO2 su mobilità sostenibile, cibo ed energia rinnovabile. 

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Il lancio dell’energia LifeGate completa un percorso a tutto tondo, offrendo una scelta praticabile, facile e concreta per abbassare la CO2 del nostro stile di vita senza rinunciare ad alcuna comodità e a nessuna delle nostre abitudini, bensì semplicemente cambiando fornitore di energia per la casa.

La scelta di LifeGate come fornitore di energia proveniente esclusivamente da impianti a fonti rinnovabili situati in Italia si inserisce naturalmente nell’aspirazione di tutti noi a un mondo più pulito e a città meno inquinate, che si può realizzare in molti modi, tutti meritori. L’uso di bici o mezzi pubblici al posto dell’auto, preferenza al cibo di stagione, locale e bio, sono comportamenti sempre più diffusi e segnali incoraggianti di un’attenzione per l’ambiente che si traduce in uno stile di vita consapevole.

Ma, concretamente, quanto salvaguardiamo il clima, quanto tuteliamo l’ambiente, quanta CO2 risparmiamo con ognuna di queste scelte?

I dati sul risparmio di CO2 e i comportamenti positivi

Dati alla mano, grazie a fonti selezionate e dati aggregati con l’esperienza di LifeGate e Impatto Zero®, è possibile dare un’indicazione che consente di mettere in scala d’efficacia il risparmio di CO2 ottenibile con la scelta di alternative praticabili e già oggi alla portata di tutti.

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Luce: attivala in 4 click

Per ogni attività sono stati presi in considerazione dati provenienti da ricerche riferentesi al panorama continentale o, quando presenti, specificamente italiano. Nelle materie analizzate si registrano forbici in base alle varie aree geografiche, alle stagioni, alla presenza di molti modelli e tecnologie. Lo scopo è comparativo, dunque si è scelta la dimensione media tra i dati minimi e massimi che ogni ricerca scientifica propone in base a queste variabili.

CO2 risparmiata se scegli cibo bio: —147 kg

L'osservatorio Foodwatch ha compiuto un estensivo studio sugli stili alimentari e le corrispettive emissioni di CO2 per la produzione del cibo. Hanno stabilito le emissioni annue dovute a un regime alimentare onnivoro (566 kg) e vegetariano (295 kg), valutando anche il vantaggio della scelta bio, che a seconda del regime riduce dal 9 al 19% le emissioni di CO2. La correttezza di queste proporzioni è stata ribadita nel 2014 da una ricerca dell'Università di Oxford che ha confermato e quantificato notevoli differenze dei diversi regimi alimentari. Per fare una rappresentazione realistica di ciò che mettono in tavola in media gli italiani assumiamo i dati Eurispes 2015 secondo cui in Italia l'8% delle persone è vegetariana, l'1% vegana e la restante parte adotta una dieta con carne e pesce, e in ognuno di questi regimi il risparmio in CO2 varia percentualmente. La media ponderata è che, scegliendo cibo da agricoltura biologica, si evitano 147 kg di CO2.

CO2 risparmiata se vai in bici al lavoro: —250 kg

Secondo i dati di uno studio 2014-2015 del Ministero della Salute-Asl-Iss, c'è già in Italia un 15,2% della popolazione di 18-69 anni di età che fa uso abituale della bicicletta, consentendo un risparmio di 1.460.000 tonnellate di CO2 in un anno. Una ricerca Ecf ha stabilito che andando in bici (calcolando l'Lca della bici e l'aumentato consumo calorico del ciclista) si emettono 21 g CO2 al km. Secondo i più recenti dati del ministero dello Sviluppo Economico, il parco auto italiano ha una media di 115,4 g/km. Dunque se, solamente nei giorni lavorativi e per i percorsi di 10 km (5 km di raggio) si usasse la bicicletta al posto di un'auto media, il risparmio di CO2 individuale sarebbe di 250 kg annui.

CO2 risparmiata se guidi un'auto ibrida: —500 kg

La percentuale di auto ecologiche sta crescendo progressivamente: nel 2015 sono il 7,5% dell'intero parco auto circolante in Italia, nel 2014 erano il 6,8% (Osservatorio Assicurazioni Auto). Come termine di paragone abbiamo assunto l'auto più moderna, simbolo della tecnologia ibrida, giunta alla quarta generazione, che vanta bassissimi consumi ed emissioni CO2 record, 70 g/km, grazie ad aerodinamica spinta, elettronica, efficienza in ogni dettaglio. La percorrenza annua di un italiano medio su territorio nazionale è di 11.000 km, con un buon 78% di automobilisti che rimane sotto i 10.000, quindi la cifra è realistica e ben rappresentativa. Usando una modernissima auto ibrida al posto di un'auto con emissioni medie di CO2 in Italia (115,4 g/km) in un anno si evitano 495 kg di CO2.

CO2 risparmiata se diventi vegetariano: —504 kg

La carne ha, si sa un impatto in CO2 notevolissimo. Il calcolo esatto varia a seconda del tipo di allevamento, delle regioni e delle latitudini. dagli allevamenti, sempre più concepiti secondo il modello intensivo, proviene il 20% dei gas serra (Enpa). Secondo l'università di Stoccolma un pasto con carne e altri ingredienti d'importazione genera nove volte la CO2 di un pasto vegetariano preparato con cibi locali; 1 kg di carne causa 30,4 kg di gas climalteranti. L'ordine di grandezza è confermato da Bcfn. È calcolabile che la produzione di cibo consumato da chi segue un regime vegetariano generi 504 kg di CO2 all'anno in meno di chi è onnivoro.

CO2 risparmiata se usi energia pulita per la casa: —1380 kg

Una famiglia di 4-5 persone può arrivare a consumare 4.600 kWh in un anno (spesa annuale 830 euro), una famiglia di due persone 3.000 kWh (per una spesa di 540 euro). Proseguiamo la proiezione solo su quest'ultimo caso. Al momento, l'energia elettrica consumata da un utente ancora con il vecchio fornitore rientra nel fabbisogno nazionale di energia elettrica coperto secondo queste distinzioni: 72% attraverso centrali termoelettriche che bruciano principalmente combustibili fossili, 14% con l'utilizzo di fonti rinnovabili, 14% importandola dall'estero. Le centrali termoelettriche italiane sono alimentate a gas per circa il 65%, a carbone per un 20% e da derivati petroliferi per il restante 15%, dunque per ogni kWh si bruciano 30 g di petrolio, 40 g di carbone, 0,16 mc di metano. Con l'attuale valore ufficiale di 531 g CO2 ogni kWh (fonte: Ministero dell'Ambiente), un'utenza del genere causa solo per l'elettricità 1.600 kg di CO2 all'anno. Il Politecnico di Torino ha compiuto un'ampia e autorevolissima ricognizione delle emissioni di CO2 per ogni tipo di impianto energetico a fonti rinnovabili. L'energia LifeGate è composta esclusivamente da idroelettrico (10-15 g CO2 kWh), fotovoltaico (impianti in Italia: 40-53 g CO2 kWh) ed eolico (impianti onshore: 5-10 g CO2 kWh). La medesima famiglia di due persone, in casa, con energia esclusivamente da fonti rinnovabili come l'elettricità LifeGate.